Audit KSeF in Polonia: La riprogettazione del sistema di fatturazione elettronica ritarda l’avvio del sistema
I problemi di sicurezza dell’infrastruttura e dei dati spingono il Ministero a modificare il programma di implementazione
La fatturazione elettronica mira a modernizzare i processi di fatturazione, migliorare la circolazione dei documenti e rafforzare i sistemi di fatturazione utilizzati dagli imprenditori. Questo sforzo mira anche a combattere la frode fiscale attraverso il controllo dell’IVA. Per molte aziende rappresenta il primo passo verso la digitalizzazione del business, offrendo opportunità per una gestione finanziaria più efficace. Dopo l’Italia, che ha introdotto la fatturazione elettronica nel 2019, molti Stati europei stanno seguendo questo esempio. La Polonia, in particolare, si distingue come uno dei primi ad adottare una politica e una tecnologia per adattarsi a questa nuova realtà. Inizialmente prevista per il 1° luglio 2024, la legislazione è stata prorogata per la prima volta a gennaio, sei mesi prima di Go Live, quando il ministero delle Finanze ha indetto una gara d’appalto per verificare il sistema di intermediazione KSeF.
L’audit evidenzia i principali problemi infrastrutturali
Su questo tema si sono svolti diversi incontri, rassegne e consultazioni, che hanno coinvolto oltre 10.000 partecipanti. Come anticipato, l’esito è stato annunciato entro la fine di aprile. Il 26 aprile, un documento di audit di 350 pagine ha rivelato gravi errori nell’infrastruttura preparata per il lancio del 1° luglio 2024, minacciando la sicurezza dei dati, le prestazioni e l’affidabilità del sistema. Di conseguenza, l’infrastruttura sarà riprogettata da zero e le nuove funzionalità saranno annunciate nei prossimi mesi.
- Scarsa progettazione per l’architettura IT: bassa efficienza del sistema, alto tasso di guasti, problemi di sicurezza,
- Errori e omissioni nella gestione del progetto: supervisione approssimativa del progetto, documentazione conservata in modo poco diligente e disordinato,
- Mancanza di risposta ai segnali di alert: le informazioni sulle irregolarità in KSeF sono apparse già nella prima metà del 2023, ma non vi sono state azioni correttive.
Gli imprenditori che avevano già investito in soluzioni di intermediazione con KSeF si trovano ora in uno stato di incertezza, temendo che i loro investimenti siano stati vani.
Il ministro delle Finanze, Andrzej Domański, ha fissato due date diverse per l’adozione obbligatoria del regolamento basato sulle entrate delle società. A partire dal 1° febbraio 2026, le aziende con un fatturato superiore a 200 milioni di PLN nel 2025 saranno obbligate ad adottare il sistema, mentre gli altri contribuenti dovranno farlo entro il 1° aprile 2026. Questo avvio graduale consentirà di valutare il funzionamento del sistema in primo luogo per le aziende più grandi con volumi e complessità più elevati.
Anticipazioni del progetto ViDA dell’UE
Il progetto ViDA prevede di stabilire un sistema standard per tutte le transazioni B2B all’interno dell’UE. La data di adozione è stata soggetta a diverse modifiche, ma dovrebbe iniziare tra il 2028 e il 2030. Questo lasso di tempo potrebbe essere problematico considerando la velocità con cui cambiano le leggi di mercato, le innovazioni tecnologiche e l’evoluzione delle normative. Il ministro dell’Economia, Marcin Łoboda, ha dichiarato che la Polonia intende implementare KSeF prima del progetto VIDA, ma farà in modo che sia adattato ai requisiti europei proposti dal progetto.
L’audit completo del sistema KSeF polacco ha rivelato sfide significative nella sicurezza delle infrastrutture e dei dati, richiedendo una revisione dei tempi di implementazione. Questa situazione crea incertezza per gli imprenditori che hanno investito in soluzioni KSeF. Nonostante queste sfide, il governo polacco rimane impegnato a modernizzare il proprio sistema di fatturazione e ad allinearlo agli standard europei stabiliti dal progetto ViDA.
I nostri clienti non devono preoccuparsi, poiché il nostro team di sviluppo monitorerà attentamente tutte le fasi del processo di riprogettazione e aggiornerà il nostro sistema con eventuali nuovi requisiti. Questo approccio proattivo garantirà una transizione seamless e una conformità continua alle normative in evoluzione.